Il CLUB ALPINO ITALIANO (di allora!) pensò bene che la Mia scuola che ottenne un notevole successo di iscritti alle settimane didattiche, si ponesse in CONCORRENZA (sleale) con le attività promosse dalla gloriosa Sezione di Bergamo (??),e in ogni modo, fino alla recissione del contratto, ostacolò le iniziative....che se da un lato essendo esercitate in un loro rifugio alpino dovevano presentarsi come attività del CAI, dall'altro NON potevano presentarsi come attività del CAI perchè organizzate da una Guida Alpina:un professionista (...percepito al loro livello come una PUTTANA dell'Alpinismo, uno che si fa pagare per... e quindi contrario allo spirito puro degli amanti dell'Alpe riconoscibili dalla tessera N°...). Amen
Peccato solo che i MIEI Corsi Settimanali ( 15 a stagione, nel LORO Rifugio) costassero di meno di quello (1) dai LORO "Volontari" organizzato annualmente al Rifugio Valentini (privato) al Passo Sella.........Così gira il mondo!
RispondiEliminaDurante quel periodo,tra le altre "cose", pubblicai la prima guida di arrampicate Moderne della bergamasca,una guida di escursionismo sulle orobie,fui insignito di un premio nazionale di soccorso alpino per una operazione sulla Nord della Presolana (Via dei Moch) ed organizzai il primo Meeting Lombardo di arrampicata sportiva al Rifugio Albani (oltre ad articoli su ALP ecc)....Ma per il CLUB ALPINO ITALIANO tutto ciò erano CONTAMINAZIONI ("Se arrampichi sopra al 6° è perché ti droghi,te ed i tuoi amici....altrimenti non è possibile!" Parole dell'allora presidente sezionale SALVI,vicepresidentenazionale del CAI !!!!).Dura, molto dura da digerire.
RispondiEliminaMitica Taleggio! La ricordo come fosse ieri!
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