mercoledì 19 ottobre 2016

PROPOSTE PER LA PROMOZIONE TURISTICA ED ALPINISTICA nel comprensorio di USCHIONE



Pubblico sul mio Blog CHIAMALAVVENTURA, a disposizione di tutti, questo documento presentato in questi giorni nelle sedi citate.
Lo faccio perchè, nel mio stile, mi piace fare le cose cui tengo alla LUCE DEL SOLE cercando collaborazioni da chiunque, a qualsiasi titolo, si sentirà portato a proporle.

Tutto è modificabile, tutto può essere discutibile...Intanto mi presento.



Guida Alpina  ANDREA SAVONITTO “Gigante” c/o CIRCUL di USCHIONE
Cell 339 4373186 – rifugiocrocedicampo@gmail.com

Uschione, 18 Ottobre 2016
Al Sig. Presidente
COMUNITA’ MONTANA della VALCHIAVENNA
P.c.
Al Sig. SINDACO Comune di Chiavenna
Al Sig. SINDACO Comune di Prata Camportaccio
Al Sig. PRESIDENTE “Gioventù Uschionese”
Al Sig. PRESIDENTE CONSORZIO FORESTALE di Prata Camportaccio
Al Sig. PRESIDENTE CLUB ALPINO ITALIANO Sez. di Chiavenna
Al Coordinatore dell’ASSOCIAZIONE GUIDE ALPINE della Valchiavenna.
Al Sig. Gestore del RIFUGIO USCHIONE
Al Sig PRESIDENTE CONSORZIO TURISTICO VALCHIAVENNA

DOCUMENTO di PROPOSTA PER LA PROMOZIONE TURISTICA E ALPINISTICA del Comprensorio di USCHIONE

Sperando di suscitare interesse ed incontrare attenzione, con la presente ad inoltrare alcune concrete proposte per lo Sviluppo Turistico ed Alpinistico della località di Uschione dove dalla precedente stagione estiva ho iniziato ad operare in qualità di Gestore del CIRCUL della Associazione “Gioventù Uschionese”.
Presupposto a questa comunicazione sono alcuni contenuti del Contratto in essere per la gestione del “Circul” con la GIOVENTU’ USCHIONESE che, confidando nelle mie precorse esperienze (vd. curriculum allegato), mi impegnano a ricercare, promuovere e proporre azioni utili per lo sviluppo turistico della località di Uschione.
In questi mesi mi sono impegnato in una accurata visita di tutto il territorio circostante cercando di evincere le caratteristiche proprie, per poter ragionare su un quadro di interventi utili, possibili e ad onere contenuto per la loro realizzazione. Ciò con l’obbiettivo di poter strutturare, o ristrutturare, coordinandole tra loro in un modello sperimentato quelle che sono le precipue caratteristiche, naturali o antropiche, offerte dalla zona.  L’intento, ed il target di riferimento, è quello di incrementare l’interesse e la presenza di pubblico dedito alle specifiche attività del OUTDOOR nelle diversificate pratiche possibili: escursionismo, arrampicata, Mountain Bike, didattica ambientale in primo riferimento alla formazione scolastica. La multidisciplinarietà della proposta venga letta quindi come azione coordinata su più fronti al fine di innescare la più ampia e diversificata partecipazione nel contesto Uschionese di un pubblico qui richiamato per la qualità diffusa di offerta turistica più che da singoli eventi, utili talvolta a far cassa ma difficilmente idonei ad una crescita strutturale e duratura della località.
 Il documento è aperto  a chiunque a vario titolo sia interessato e vuole contribuire a sviluppare i contenuti proposti: associazioni attive sul territorio come il CAI, GUIDE ALPINE professionisti UIAGM o Accompagnatori di Media Montagna, le Istituzioni locali per conoscenza e quanto gli può competere fare. Altresì è aperto alla partecipazione dei “residenti” e di chiunque abbia a cuore lo sviluppo e la conservazione attiva del territorio di Uschione.
Lasciando ampio spazio per successivi approfondimenti, se ritenuti utili nello specifico e quindi ampliati e puntualmente specificati, divido a seguire in capitoli brevi i contenuti proposti.
INTERVENTI UTILI alla pratica del ESCURSIONISMO.
Premesso come dovuto che la zona di Uschione è già dotata di un reticolo di accesso storico o recente, ben conservato e mantenuto (molto più che in altri comparti Valtellinesi o Lariani) lungo le principali direttive con interventi visibili a cura Vostra, del CAI e delle Guide Alpine già operative sul territorio, nell’intento dichiarato più sopra vorrei segnalare la possibilità di eseguire alcuni interventi a completamento, a mio parere migliorativi. Uno, in particolare, quello più sotto descritto come LA SCALA DI PIETRA penso possa essere qualificante ed in grado di innescare una frequentazione nuova e significativa.
Specifica ulteriore è quella di considerare le direttive proposte come percorsi utili a migliorare la possibilità di eseguire percorsi AD ANELLO molto ricercati dal pubblico escursionistico ed anche da quello a finalità didattica. Tenuto anche conto del possibile utilizzo della linea ferroviaria per gli accessi ai percorsi da fuori mandamento.
Gli itinerari proposti sono già stati da me verificati dotandoli, dove strettamente necessario, di una segnaletica provvisoria utile a successivi interventi.

  • ·         La SCALA NELLA PIETRA. Alcuni sono a conoscenza della presenza e della percorribilità escursionistica di un “Piano inclinato” a metà percorso lungo la mulattiera da Chiavenna per Dona di Prata, sede relitto di una dismessa linea di teleferica ENEL che collegava la Centrale dietro il piazzale IPERAL a Chiavenna con le infrastrutture industriali a mezza montagna, il cui utilizzo è scemato a seguito della realizzazione della strada Dona-Lottano. Ancora meno persone sono a conoscenza di un altrettanto vecchio TRACCIATO DI SERVIZIO attrezzato per raggiungere ,ad una quota superiore una finestra da cui accedere per ispezionare le condotte sotterranee.

Questo “Tracciato di Servizio” è una scala scavata in parete! Allestimento di per se spettacolare e al momento perfettamente conservato, dotato di sistema corrimano di sicurezza. Ad un pubblico escursionistico preparato è sicuramente proponibile ed il suo percorso offre scorci spettacolari sulla piana di Chiavenna.




Il suo inizio si raggiunge dal termine del “Piano inclinato” risalito in circa 10’ di ascesa a piedi dall’intersezione con la mulattiera Chiavenna/Dona. Continuando, in pochi minuti con un breve traverso a nord per stradino, si oltrepassano due ponticelli di servizio, sopra al primo e ad un secondo piano inclinato. La Scala inizia poco dopo questi sulla destra. Sale progressivamente ripida e presto affiancata da funi metalliche, in ottimo stato, lungo il percorso in parete aperta. A zig zag. Dalla sommità della SCALA NELLA PIETRA che si raggiunge in circa 20 minuti di spettacolare ascesa, da un terrazzino protetto all’ingresso, della galleria ENEL, chiuso da cancellata inviolabile, si gode uno splendido panorama sulle vallate di Chiavenna e dello Spluga…
Ogni continuazione sembra però preclusa verso l’alto e, ad oggi, la visita a questo spettacolare manufatto rimane fine a se stessa. Bisogna poi ridiscendere alla base della Scala di Pietra per raccordarsi alla sentieristica locale. Per ogni direzione si desideri intraprendere.

Ho fatto sopralluogo ed ho, invece, verificata la possibilità di allestire un completamento delle infrastrutture di sicurezza (50 mt di cavo di acciaio per mettere in sicurezza il percorso e qualche gradino infisso per facilitare),per due possibili varianti facilmente realizzabili per raggiungere il bosco superiore, circa a 40 mt di dislivello più in alto, con ciò aprendo la possibilità di collegare questo percorso alla sovrastante mulattiera VECCHIA da LOTTANO per USCHIONE (proposta nei punti a seguire tra i percorsi da recuperare/valorizzare). Questa transita poco distante, nel facile bosco, ed è  raccordabile con tracce di percorso già in essere in pochi minuti di sicura percorrenza dalla sommità delle rocce della Scala di Pietra. Ne risulterebbe, a lavoro eseguito, uno splendido e particolare percorso di accesso ad Uschione ed anche a Lottano, ovviamente; valorizzerebbe opere presenti sul territorio, non più utilizzate o solo raramente e solo con finalità industriali, tant’è che anche a livello locale è opera misconosciuta, come ho potuto verificare interrogando al proposito più persone abituali al territorio a Uschione e a Lottano  ( Ho “ indagato” anche il Comune di Prata, parlando col Sig. Sindaco al proposito e pare di capire non vi siano restrizioni d’uso da parte della Società Elettrica ne comunque appare alcuna segnaletica restrittiva di accesso in alcun punto.): In definitiva, in collegamento agli altri percorsi presenti sul territorio questo intervento concorrerebbe a valorizzarlo.

Realizzato, sarà un percorso più impegnativo degli altri per Uschione, ma sempre  di “livello escursionistico”: un sentiero per Escursionisti Esperti (EE nella scala di difficoltà comunemente usata). Anche questo vada visto come plusvalore e non come limite. Un sicuro ritorno di immagine per tutto il territorio ottenibile con spesa modesta ed in tempi molto rapidi (3-4 giornate lavoro per 2 operatori specialisti + materiali come descritti)..Oltre che di per se un forte richiamo per quella fetta di pubblico rappresentata dagli ESCURSIONISTI ESPERTI che troverebbero in questa infrastruttura un valido motivo di visita al territorio.
·         SENTIERO VECCHIO, a sinistra della strada, LOTTANO USCHIONE. Questo percorso abbandonato in seguito alla costruzione della strada consortile è l’ideale completamento all’intervento proposto sulla SCALA DI PIETRA. Si diparte dalla strada in corrispondenza di Lottano da quella curva ove vi è un cipresso, evidente. Ho realizzato un ometto per indicarne l’inizio, poco evidente, a sn della strada. In realtà tutta la vecchia mulattiera è ancora ben accessibile e non necessita di particolari interventi se non di segnaletica . Date le pendenze moderate del percorso, potrebbe diventare, con piccole opere di allargamento della sede calpestabile in corrispondenza di un punto ove è stata mascherata dai detriti di costruzione della strada, e nelle connessioni inferiore e superiore alla strada stessa, un sentiero adatto alla discesa in MTB, cosa molto ricercata dagli appassionati di specialità, in collegamento da segnalare con la mulattiera vecchia da Dona per Lottano. In presenza di neve, inoltre, la pulizia della strada ad opera del Comune di Prata C. viene eseguita fino solo a Lottano e questo percorso in alternativa alla strada sovente ghiacciata può risultare favorevole per gli escursionisti anche invernali con ciaspole.
  •  Il SENTIERO VECCHIO sbuca sulla strada per Uschione poco prima della sbarra. Oltre la sbarra sarebbe ancora possibile raccordare antiche tracce al di sotto del tracciato stradale ad un ultimo tratto di mulattiera (già segnalata CAI e mantenuta periodicamente dal Consorzio) per Uschione, completando così un percorso in quasi totale autonomia al tracciato carrabile asfaltato. L’abbinamento di questo percorso all’altro sentiero (curato dal CAI) da LOTTANO per USCHIONE consentirebbe di attuare un piacevole anello, con interventi limitati e scarsa manutenzione prevedibile. Il SENTIERO VECCHIO non ha problemi di infestazione da rovi da tenere annualmente regimentati.








·         IL SENTIERO DELLE SCENGIA. Si propongono interventi migliorativi, di pulizia (un breve tratto soggetto a umidità ed esposto da attrezzare con ca 30 mt di catena.. ora con fune provvisoria) e segnaletica di questo percorso che consente di raggiungere Uschione da Nord, dalla zona di Prato Grande salendo sopra ai maggenghi di Bel Mont. In senso opposto questo percorso consente una rapida e alternativa discesa su Chiavenna da Uschione. L’importanza dell’intervento è anche quella di servire, da Uschione, le falesie attrezzate (e quelle da attrezzare) per l’arrampicata sportiva presenti sia sul versante Occidentale (In pochi minuti dal Circul: la falesia del GURU, la Falesia del Tempio; o più sotto, in circa 20’, la Falesia di Uschione Classica..) che nell’anfiteatro settentrionale dove si possono sviluppare nuovi interessanti settori per l’arrampicata estiva. Il sentiero è già stato da me percorso e dotato di segnaletica provvisoria (già presenti ometti e qualche vecchio bollo a vernice bianca su parte del percorso).
 

 
·        


      Anello didattico di Uschione. Il poggio di Uschione si apre nella zona antropizzata prevalentemente sul versante meridionale mentre il versante settentrionale, ricco di importanti contenuti naturalistici, minerari e geomorfologici, con interessanti possibilità di sviluppo sportivo, ad oggi è abbandonato a se stesso e ad un degrado anche indotto da mentalità anacronistiche che reputava queste zone utili …solo come discarica. Premesso che una pulizia preventiva in alcuni punti è auspicabile.. (.. magari con una azione di volontariato mirata)…. Ho individuato, e segnalato provvisorio, un bel percorso raccordando antiche tracce, ancora recuperabili, tra loro che consente di visitare i luoghi più significativi di questo versante oscuro, fatto di bellissimi balconi panoramici (dal bordo delle falesie occidentali e settentrionali) su Chiavenna e sulla Bregaglia (Acquafraggia) segnati da rocce montonate ed erose dall’azione glaciale. Siti molto suggestivi che vale la pena rendere  accessibili a tutti. Raccordandolo ad altre tracce che attraversano il fronte della Frana Storica di Piuro, tra torrioni rocciosi spettacolari (Curt del Demoni), anfratti a meandro tipici della zona (i BOCC), e con la vecchia suggestiva mulattiera gradinata che percorre la dorsale sopra al cimitero ( o con la rete pedestre della Frazione Nesossi) si può compiere un anello escursionistico ricco di differenziati interessi, tutti ben rappresentati ed evidenziabili con una segnaletica didattica appropriata. Il percorso complessivamente dura circa 1,00 ora con andamento poco faticoso, scevro di pericoli (un paio di brevi punti da attrezzare/proteggere con corrimano e/o adeguamento del piano calpestabile) e quindi idoneo all’escursionismo didattico ma anche utile a sviluppare un percorso di raccordo tra i siti che si intende sviluppare a livello sportivo, per l’arrampicata, rendendone  facilitata l’individuazione e l’approccio.

       

    La zona è anche interessata da visibili testimonianze dell’attività di estrazione della PIETRA OLLARE ora completamente abbandonati ed ignorati, sicuramente valorizzabili. Altri interventi nelle contrade possono concorrere a caratterizzare il territorio per la didattica e mostrano al visitatore occasionale spunti caratteristici e contenuti culturali  altrimenti “ sorvolati” ma che consegnano allo stesso una immagine curata, precisa ed orgogliosa della gente che qui “vive” (es: Bacheca di paese con mappa escursionistica: pannello con rievocazione storica della vita in contrada e delle tipicità architettoniche, storia della Chiesa in Contrada Pighetti, notizie sul reverendo Buzzetti….; segnaletica con targhette di riconoscimento per le piante da frutto o altre essenze botaniche presenti in contrada; pulizia dei crotti più rappresentativi e loro segnalazione… …).


Segnaletica provvisoria


IN SINTESI GLI INTERVENTI PER IL POTENZIAMENTO E  RIQUALIFICAZIONE dei SENTIERI PER USCHIONE sono:
·         Recupero tracciati preesistenti: segnaletica di percorso, piccoli interventi sulle sedi calpestabili e pulizia attuabili con azioni di volontariato
·         Attrezzatura e messa in sicurezza  dei percorsi in  limitati interventi specialistici, compresa la sistemazione “basic” della “Scala nella Pietra”
·         Cartellonistica di percorso (una decina di punti) con cartelli del tipo già presenti sul territorio (Comunità Montana/CAI)
·         Posa di almeno N° 3 BACHECHE espositive della zona in sito da definirsi a USCHIONE,CHIAVENNA e PRATA (costo variabile a secondo del tipo di manufatto scelto o realizzato)contenete le indicazioni geografiche e di interesse.


·         Interventi per lo sviluppo sportivo dell’arrampicata
La pratica dell’Arrampicata in Uschione è una novità.
Sulla base di una esperienza specifica maturata negli anni e delle verifiche ed iniziative di test iniziate quest’anno posso dire che “Uschione siede su una miniera da scoperchiare” con un potenziale sportivo che altrove “se lo sognano” !
Quelli che a prima vista sono sempre sembrati limiti alla pratica imposti dalla natura propria del territorio, dall’esposizione dei versanti per lo più coperti da fitta vegetazione, se osservati in funzione di flussi turistici consolidati nel mandamento e di nuove opportunità di accoglienza ora presenti anche a Uschione e da incentivare, si rivelano propizi ad una rivalutazione della risorsa rocciosa. Quando nella stagione calda, quella turistica, i siti di fondovalle, per lo più esposti a meridione sono impraticabili, se non presto al mattino o nel pomeriggio inoltrato per l’eccessiva calura…a Uschione si scala all’ombra dei versanti o nel profondo di ombrosi boschi. La quota aiuta anche al sole su falesie più ariose ed in un contesto paesaggistico superlativo.
’accessibilità “dall’alto” dei versanti consente approcci rapidi per le ampie strutture rocciose che dal fondovalle sembrano lontane e difficilmente raggiungibili se non a fronte di improbe scarpinate.
Queste invece si raggiungono in pochi minuti da Uschione. Molte altre strutture sono sparse nei boschi: basta vederle e saperle valorizzare.



Nella passata stagione estiva ho iniziato una azione sistematica di valutazione dei siti idonei e, grazie anche alla fornitura di una parte del materiale necessario da parte della Gioventù Uschionese, ad attrezzare linee nuove di arrampicata o a favorire l’azione di amici appassionati fornendo loro materiali e indicazioni per il tracciamento di nuovi percorsi. Sparse in vari siti o concentrate su quelli più prossimi all’abitato di Uschione abbiamo tracciate una ventina di linee nuove.

 Subito si è formato un nucleo di aiutanti motivati ad un lavoro di pulizia e tracciatura impegnativo ma….i risultati già ci sono, con alcune falesie attrezzate, pronte e frequentabili. S’è creata anche un’aspettativa su Uschione: grazie ad una azione continuata di TAM TAM sui Social Network e ad un Evento rivolto a specialisti del ramo che ha portato a Uschione anche alcuni nomi celebri dell’Alpinismo Internazionale…
Alcune Scuole di Alpinismo mi hanno già richiesto informazioni specifiche, spronandomi nell’azione e offrendo collaborazione. Parimenti ho iniziato a promuovere l’idea di sviluppare il settore “Bouldering” (sassismo) invitando a visitare i siti propizi ed accompagnando gli “ospiti” venuti, anche da lontano, di associazioni specialiste da me richiamati a vedere. Anche in questo a Uschione c’è enorme potenziale, i massi sono una caratteristica nota del territorio: ora sappiamo  a cosa possono servire.



Uschione è un posto bellissimo e piace ai praticanti gli sport nella natura come a molti altri. Per “restare vivo”.. ..ha bisogno di gente nuova che sappia apprezzare il territorio e che torni motivata a visitarlo. Le antiche consuetudini e attitudini agrosilvopastorali sono in sofferenza e stentano allo stare al passo coi tempi innescando un degrado ambientale difficilmente reversibile. La fruizione sportiva può essere un ancora di salvezza cui aggrapparsi.

C’è un pubblico ampio e diversificato, anche internazionale, che è molto interessato a questi argomenti legati all’arrampicata e questi argomenti, combinati all’escursionismo ed alla MTB, possono muovere o indirizzare le scelte di vacanza di molta gente. Per cui la cosa va valutata con attenzione se realmente si vuole fare “un qualcosa” per rivalutare i territori. In modo duraturo e innescando una crescita costante.
Tutto si può fare per gradi di impegno e di spesa. Comunque modesta.
Si può decidere di fare qualcosa alla “campacavallochel’erbacresce”  e aspettare ….o decidere di fare un intervento significativo per innescare la nascita di un movimento turistico nuovo e di qualità.
Ad un intervento di  Innesco realizzato da professionisti, per evidenziare i siti e preparare la logistica di accesso in sicurezza  ai vari settori da sviluppare, di chiodatura di vie (“facili”) a funzione PILOTA può verosimilmente seguire (come fatto in altri luoghi anche da Enti pubblici…per es Ferentillo o Kalymnos) la semplice destinazione d’uso di alcuni materiali utili per gli appassionati, fornendo spit (chiodi ad espansione) e trapano in uso con il controllo di uno “specialista” sul territorio.  Il potenziale è enorme…La passione la si recupera dove c’è!
Le nuove strutture ricettive e di ristorazione potrebbero giovarsene, come sempre succede quando il territorio viene dedicato e curato, poi fare da volano per una crescita stabile. Starà poi a loro mantenere e soddisfare le richieste di accoglienza riproponendo i contenuti tradizionali ,non solo gastronomici, mutuati alle nuove, diversificate, esigenze del pubblico di riferimento.

Accoglienza.
Preso atto che l’attuale capacità ricettiva ad Uschione si limita ai soli  16 posti letto del RIFUGIO USCHIONE rivolti ad un target di pubblico con capacità di spesa significativa e della totale mancanza/indisponibilità di altri siti affittabili dai proprietari ... Il poter offrire alternative a giovani di permanenza sul territorio è fondamentale. Comunque se non c’è un interesse forte di richiamo per attività di svago da compiersi in luogo può essere difficile riempire 16 posti letto, mentre tale numero taglia fuori i GRUPPI ed è assolutamente insufficiente se nasce interesse per la località, in termini di permanenza, per fare “qualcosa” capace di riempire il tempo dedicato. Questa situazione si è creata anche per scelte paradossali, effettuate, che hanno decretato la destinazione d’uso di locali disponibili per il pernottamento ad uso ristorazione quando già in loco c’era un locale di ristoro “sofferente”…con il risultato di avere ora due ristori  in concorrenza. O si crea lavoro continuativo per entrambe o “l’esperimento” avrà vita breve.

 Altre opportunità come il “campeggio libero regolamentato” possono ancora offrire un prodotto turistico interessante che potrebbe valorizzare porzioni dismesse del territorio Uschionese altrimenti comunque destinate ad un rapido declino e imboschimento favorendo azioni, anche dei privati proprietari, per la loro conservazione. Già si parla spesso, a proposito o meno, di “albergo diffuso”(ma se non ci sono case o stanze da affittare la cosa non è praticabile…)....con pochi investimenti si potrebbe inventare e promuovere una formula di “campeggio diffuso” .Per un certo tipo di pubblico, adeguatamente incentivato e regolamentato, potrebbe essere panacea! Gli spazi ci sono e possono essere facilmente identificati e, col consenso dei proprietari, riutilizzati. I servizi possono essere forniti dalle attività in loco…basta cercare una formula di utilizzo proponibile e/o crearne, in caso di successo dell’iniziativa, nuovi ed adeguati.


·         CAMPI DI LAVORO INTERNAZIONALI. Già altrove ho proposto ed attuato questo tipo di iniziativa, con successo. In Val Cavargna (CO) per far fronte alla totale indisponibilità, finanziaria e culturale, delle Amministrazioni ho “ inventato” una formula di vacanza attiva c/o il Rifugio da me gestito che, abbattendo i costi di partecipazione con una azione di CROWFOUNDING da me gestita, ha indotto numerose persone in periodi definiti della stagione a trascorrere periodi di lavoro per la sistemazione del territorio. In due sessioni per due anni consecutivi (della durata di 15 giorni) abbiamo completamente rivisitata e segnalata la rete sentieristica di un ampio comprensorio delle Alpi Lepontine Meridionali….e ottenuto, a fronte di evidenti risultati, il Patrocino di Regione Lombardia.
E’ una formula riproponibile ad Uschione? Io penso di si.

Una azione di questo tipo potrebbe essere rivolta alla pulizia dei massi per il “bouldering” richiamando appassionati specialisti da tutta Europa; per la sentieristica ovviamente ma anche per la cura dei boschi o la pulizia dei vecchi Crotti…..Cose “da fare”, che pochi o nessuno fa più, possono diventare lo stimolo ad una nuova frequentazione attiva del territorio.
Oltre che il veicolo di propaganda dello stesso in una veste “attiva” a immagine di una comunità che “ci tiene e vuole conservare” e crescere.


Concludendo..
Per alcuni che leggono questo documento i  contenuti saranno sembrati superflui o persino noiosi e dubito avrà avuto tempo di leggermi fin qui…Spero per  gli altri invece servano da stimolo a considerare il territorio, ancora come in passato, risorsa da proteggere ed indirizzare verso un utilizzo consono alla peculiarità dei luoghi richiamando un pubblico attento e consapevole a fruirne. Io “mi muovo” così e sono disponibile a qualsiasi confronto e collaborazione per realizzare un obiettivo condiviso.
Nel mio lavoro di Guida Alpina ho sempre cercato di curare tutti questi aspetti. Ovunque ho operato. A volte ho avuto seguito, risultati importanti e consenso…Altre solo il rimpianto tardivo, di chi mosso da poco chiari intenti ha cercato di fermare il mio entusiasmo, con il risultato, a conti fatti, di stringere nei pugni solo una occasione persa.

Grazie dell’attenzione.

Guida Alpina /Gestore del Circul di Uschione

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