venerdì 26 ottobre 2012

IL SOGNO DI TOGNO (Original text version 1992 revisited c.a.)


             
               Da quando vivo in Val Malenco il piacere della scoperta ed il fascino dell'avventura hanno, nuovamente, pervaso il mio modo di arrampicare regalandomi spunti sempre nuovi di ricerca e grandi soddisfazioni spesso inaspettate tra le pietre del mio giardino.
La scoperta è continua ne pare possa esaurirsi mai visto che ciò che trova spazio nei miei progetti futuri in questa ramificata valle dai più arrampicatoriamente trascurata pare essere molto più consistente delle quasi cento vie,non solo di palestra, aperte negli ultimi tre anni.

Una mattina dello scorso Maggio ad esempio, esplose repentina l'estate e con essa la voglia di muoversi ancora.
Con Giacomino in spalla ed Elena al mio fianco da Spriana,in bassa valle,per buona mulattiera raggiungiamo l'antico e abbandonato villaggio di Bedoglio risvegliato alla primavera da magnifiche fioriture di ciliegi e tulipani,chissà perché, negli orti.
Foto ricordo di una gita di famiglia. Poi in costa continuiamo fino all'Alpe Portola sulla dorsale che si affaccia sulla Val di Togno e per una sottile traccia,spezzata da movimenti franosi, scendiamo nel fondovalle qui raggiunto da un ripido sterrato.
Giacomino ha tre anni e pesa già più di 15 kg sicché dopo due ore di marcia, lo sherpa di turno (cioè io !) fa fatica ad alzare lo sguardo dai ciottoli del passo successivo...mentre lui se la dorme beato. Ad un punto lo faccio..e resto interdetto! In fronte a noi oltre la bianca costruzione del rifugio,oramai prossimo ed oggi chiuso, una grande placconata granitica "alta certamente più di trecento metri !!" si adagia mollemente sul fianco destro, idrografico, della valle.
La schiena si raddrizza; lo sguardo si fa vigile ed acuto...penetrante come quando vedi una bella gnocca. Dalla prima ridotta viene direttamente inserita la quarta overdrive,il fardello non c'è più ed anche lui pare risvegliarsi sentendo uno sconquasso ormonale in quella bestia da soma di suo padre! Come FLASH GORDON,in una frazione di secondo, siamo tutti e tre sui prati oltre il rifugio...Binocolo e teleobiettivo in azione !

FURTO IN CASA MERIZZI

Per qualche giorno vari impegni ci tengono lontani dalla valle,ma non troppo...il tarlo comincia a lavorare.
Dalle sponde del Mallero giù a Sondrio si vede la parte superiore delle placconate,"incredibile vero?!", proprio sopra la testa di "qualcuno"...e noi non ne sappiamo niente?
Sopra a "Casa Merizzi", continuando per quella straducola,finalmente raggiungiamo Arquino. Da lì imbocchiamo il ripido sterrato,nulla di preoccupante per la mitica UAZ che ci scarrozza a pochi passi dal Rifugio Val di Togno coi nostri due bei sacconi di materiale.
L'ospitalità è squisita e per una volta fare i clienti in un rifugio non ci dispiace affatto.
Mentre la signora Carla ci rimpinza a dovere,con il gestore Emmanuele Scilironi, e Attilio, guardacaccia, parliamo della parete...NO, sul Ciazzun del Gus, cosi viene chiamata quella piodessa localmente,MAI NESSUNO da quel versante pose ne mani ne piede!....Fantastico! Proprio quello che volevamo sentire!!

La mattina Elena ed io contorniamo lo zoccolo e per una buona cengia,rapidamente,raggiungiamo la base delle placche. Fa già caldo alle otto del mattino e la totale esposizione a meridione ci fa capire che braseremo per benino.
Saliamo due belle lunghezze condite da un astuto pendolino apprezzando con entusiasmo crescente l'ottima qualità rocciosa.

Mentre in aderenza martello sul perforatore mi viene da pensare ai sensibilissimi strumenti di Jacopo che sicuramente staranno rilevando le vibrazioni! Immagino lo sconcerto disegnato sul volto del "Guardiano della Libera" che raffrontando i dati con precisissime carte,non troverà ragione di simili fenomeni a pochi passi dal cancello della sua austera dimora...Ma "suvvia che cosa sono due miseri spit in trenta metri!" .
Poi il caldo diventa insopportabile in questa falsa estate di Maggio. Dopo tre tiri soltanto non ce la facciamo più: i piedi scoppiano,le labbra sono riarse...siamo completamente disidratati ed abbrustoliti... "Ritorneremo!!".

Giugno e Luglio '92 ce li ricorderemo...50 giorni senza tregua di acqua pura. le brevi pause non durano un giorno. Ad Agosto si lavora,per fortuna, e non si può che aspettare Settembre.
Squilla il telefono al RIFUGIO MOTTA!
"Pronto ??"
"Uei Giga" è Jacopo che parla.."Sono in un Rifugio delle Alpi....ho saputo che stai chiodando qui sopra...E' PROPRIETA' PRIVATA!!"

Il 31 Agosto finisce l'estate con 10 cm di neve a 2000 mt....Settembre e Ottobre sono la copia di Giugno e Luglio....la sfiga sfigheggia allo sfinimento sfinterico!
Elena io e Palu' il nostro bergamasco scappiamo in Calanques a scalare al caldo ed al sole.
Palù è la prima volta che fa un viaggio in macchina di più di mezz'ora...e a Seveso decide di vomitare in macchina il suo dissenso con i resti dell'ultimo salmì del rifugio mal digeriti ! Gli somministro mezza boccia di Braulio così poi se la dorme beata fino a destinazione. A Cassis appena entrati in campeggio decide che la prima tenda di alcuni olandesi è il posto ideale per fare la cacca e nei giorni seguenti mostrerà tutto il disprezzo per il mare ed il solleone cercando l'ombra invano sotto ad ogni sasso,senza scampo....Noi arrampichiamo,alla grande e non ci pare vero asciugare le ossa....ma tutto ciò direte: "che cosa c'entra?"
C'entra che durante tutta quella bellissima settimana non faccio altro che pensare a LEI ( ed Elena è giustamente gelosa!!): la MIA parete in val di Togno!!

L'ESTATE DI SAN MARTINO

Puntuale con il calendario l'Estate di San Martino porta qualche giorno di sole ma Elena seppur tentata non si sente pronta per la nostra avventura.
Riesco a convincere Popi Miotti più sulla base di una antica amicizia che sulla credibilità di quanto io vada farneticando...e,visto che è così vicino, verrà poi lui a dare una occhiata!... Grazzzie!
Dopo i primissimi tiri,già fatti e che gli "lascio" condurre, il gioco è fatto!!!
Riconosco quella luce nei suoi occhi...Andremo sicuramente fino in fondo e (si spera).. fino in cima!!


Scaliamo ,alternandoci, per tutto il giorno,usando solo in emergenza il perforatore che entrambi non è che amiamo ed alla fine abbiamo otto lunghezze sotto le chiappe... ma sta venendo,già,buio !!

Non è nel nostro vocabolario condiviso la parola bivacco in quasi inverno e senza adeguata attrezzatura per cui senza il minimo patema scendiamo.


Ma dentro di noi sappiamo.....




Per due settimane rapide perturbe si susseguono preannunciando l'inverno poi lo zero termico rimbalza al di sopra dei 2000m ed il sole ritorna. Quasi a fine mese.

Alle 6,30 recupero a Sondrio il Popi e alle 9,00 precise siamo al punto più alto raggiunto nel tentativo precedente. Il clima è perfetto!
Decidiamo di evitare di petto una placca ripida e compatta che richiederebbe l'utilizzo continuato del perforatore, anche se di la passerebbe la miglior logica (si potrà poi sempre sistemare!) e Popi da sfoggio di tutta la sua maestria,affinata in decenni di ravanamento diffuso, salendo con determinazione un  estremo, ripido, perlottiano, canaldiedrofessurtarzaningtoppa che ci consente di evitare l'ostacolo per poi riprendere la retta via per una gran bella lama.
Poi, dopo un più semplice tiro di raccordo, tocca me sbucazzare ad insufficienza per uno spit del 0tto su di un muro più arcigno che altro...e un gioco maldestro di corde mi obbliga per finire la lunghezza, a slegarmene una che verrà poi disincastrata dall'ineffabile imperturbabile seguitor appresso.
Continuiamo in diagonale al di sopra di un embricatura per logiche sequenze di appoggi e contorni verso la meta agognata e quasi subita.









E tocca al Maestro risolvere l'enigma dell'ultima placca che ci concede alla fine la sommità poiché di cima non si può certo parlare.



Ricomposti nei pedalini gli arti stanchi nelle ciabatte,ci aspetta solo una perigliosa discesa,senza luna e senza pila per scoscesi canali alternati a qualche cieca doppia prima di poter mettere la parola fine al NOSTRO, e di Togno, SOGNO!



CIATZUN DEL GUS (Val di Togno)

Via "IL SOGNO DI TOGNO"
Primi salitori: Giuseppe"Popi" Miotti e Andrea "Gig" Savonitto (alternati)
Finita il 24 Novembre 1992 
(dopo precedenti tentativi cui ha anche partecipato Elena Iato.)

Sviluppo: 500 mt ca
Difficoltà: TD
Materiale in parete: 4 spit (malmessi),9 chiodi, 4 stopper


NB)
In corso di richiodatura...Aspetta e spera!

1 commento:

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