giovedì 21 ottobre 2010

Frana sullo Zucco Angelone


FRANA ALLO ZUCCO DELL'ANGELONE
Rispondi |andrea savonitto a ufficio.sindaco
mostra dettagli 20 ott (4 giorni fa)


Al sig Vice Sindaco del Comune di Introbio con delega al Territorio e Sicurezza.
Al sig Assessore allo Sport

Salve,
sono ANDREA SAVONITTO, guida alpina, a suo tempo autore primo della proposta di realizzazione degli interventi di sviluppo alpinistico dello Zucco dell'Angelone.
Per conto della CASA delle GUIDE, (di cui ero vice presidente alla sua formazione) poi, ne ho curato personalmente, come DIRETTORE dei Lavori, tutti gli interventi di tracciatura ed allestimento degli itinerari di arrampicata,e sentieristica, andando a riattrezzare secondo standard internazionali da me decisi le preesistenti vie di arrampicata in gran parte, da me, aperte dal finire degli anni'70 e tutte le altre nuove,nel contesto di quell'intervento, che costituiscono il PATRIMONIO TURISTICO e sportivo della Chiusa della Valsassina.
Per motivi che se crede le vorrò spiegare, dal 2003 non faccio più parte,come altre guide alpine che parteciparono a quegli interventi, dell'organico di quella scuola di alpinismo che risiede nella splendida sede di Cantaliberti ( da me proposta all'allora Sig. Sindaco Marconi e dal Vostro Comune adeguatamente realizzata.).
Oltre agli interventi in Valsassina ho curato (le allego un curriculum) numerosi interventi analoghi in Lombardia ed in Italia e posso ben dire di essere uno specialista competente.




Oggi ho fatto un giro allo Zucco dell'Angelone ed un sopralluogo sul sito interessato dal movimento franoso di inizio Ottobre ed ho subito, con stupore, rilevato la totale mancanza di adeguate segnalazioni. Segnalazioni atte alla salvaguardia fisica dei casuali,numerosissimi, utenti del centro di arrampicata di interesse internazionale (anche oggi c'erano macchine di austriaci!) dello Zucco dell'Angelone, inerenti all'accessibilità del sito; i percorsi consigliati o sconsigliati di accesso alle pareti e quelli, consigliati o interdetti, di arrampicata, alcuni (tra i più ripetuti) direttamente interessati dalla frana. Penso che sia URGENTISSIMA una IMMEDIATA segnalazione PLURILINGUE all'inizio ed alla intersezione di TUTTI i SENTIERI.
C''è una bacheca ad inizio sentiero sul piazzale funivia che è stata,nel contesto del progetto, predisposta proprio per COMUNICARE AVVISI ED URGENZE e non viene,neanche ora (ne mai) utilizzata da chi dovrebbe compiere per responsabilità, dovere ed interesse professionale (lasciando perdere l'educazione) tutti i passi auspicabili per la salvaguardia dei fruitori delle palestre di roccia.
Chiaramente un Ufficio Guide dovrebbe produrre anche una adeguata informazione stampa,dei comunicati a tutti i siti internet dedicati.....ma neanche il Sito CASA DELLE GUIDE DELLA VALSASSINA,a tuttoggi non riporta una parola sull'argomento!
Deduco che non si sia ancora fatto un sopralluogo ALPINISTICO adeguato....perchè se un qualsiasi addetto ai lavori (una Guida Alpina nello specifico) si può sognare di lasciare libera circolazione di persone nel contesto (sotto ed attraverso) di un simile evento....farebbe meglio a starsene seduto a fumare la pipa sulla sdraio fuori dalla "sua" di baita in montagna!

A mio parere,professionale se serve, tutta l'area va REGOLAMENTATA D'URGENZA. Deve ESSERE FATTO UN SOPRALLUOGO SPECIALISTICO SUL PUNTO DI DISTACCO E SUL PERCORSO DI CADUTA (Punti di impatto,detriti sospesi) una pulizia sistematica di DISGAGGIO ed una PERIZIA GEOLOGICA sul sito di distacco, prima di consentire l'accesso a chichessia sotto ed attraverso la frana. Ed i percorsi alternativi di accesso andrebbero sicuramente organizzati diversamente e con indiscutibile chiarezza (anche in Inglese!).
Purtroppo negli anni incidenti, anche gravi, da crollo casuale o innescato,si sono già verificati all'Angelone ma la cosa sarebbe ben diversa se dovesse succedere qualcosa a qualcuno dopo un evento di simile evidente portata. Le responsabilità "pesano come macigni", si dice.

Mi spiace sinceramente, e non da oggi, dover lamentare una simile inaccettabile situazione di disinteresse totale da parte di chi dovrebbe essere grato al vostro Comune per l'invidiabile prestigiosa assegnazione della sede di Cantaliberti,nel contesto di una splendida palestra di roccia di grande richiamo come LA CHIUSA DELLA VALSASSINA, ma negli anni la trascuratezza con cui si è mantenuto il patrimonio turistico/sportivo delle palestre dell'Angelone è lì da vedere.
Sentieri mai più interessati da interventi manutentivi di pulizia, o di ripristino di gradoni erosi, lasciati franare con incuria, segnaletiche a suolo mai più rinfrescate (costa troppo una tolla di vernice?Serve un FINANZIAMENTO?) ed in molti punti oramai sbiadita. Sulle vie di arrampicata gli interventi manutentivi sono stati praticamente inesistenti o puntiformi e quei pochi attuati: "discutibili". Erbe e RAMI (grossi come un braccio) ormai infestano moltissimi itinerari che nessuno si è più preso la briga di tenere in ordine e bastava veramente poco se tutto fosse stato "contenuto" ordinariamente nel tempo.
Del resto chi lavora troppo con la bocca normalmente non sa fare altro e chi c'ha la pappa pronta non sà cucinare!.

Mi scuso per il tempo che Le ho rubato.
Resto a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento.

Guida Alpina Andrea Savonitto "Il Gigante"
Cell. 3394373186 - rifugiocrocedicampo@gmail.com

Zucco Angelone, controreplica
di Fabio Lenti (Casa delle Guide)
Scritto da: lettera firmata - 22/10/2010

La nota guida alpina Fabio Lenti fa ulteriori precisazioni sulla situazione del post frana dallo Zucco dell'Angelone.


Lenti, direttore della Casa delle Guide, scrive al sindaco di Introbio per relazionare sulle azioni compiute. E attacca subito, definendo "diffamatoria" la lettera dell'ex collega Andrea Savonitto - che lamentava la presunta scarsità di interventi in termini di comunicazione.

Ecco il testo della comunicazione al primo cittadino introbiese:


Introbio, venerdì 22 ottobre
Oggetto: Frana Zucco Angelone

Gentilissimo Sig. Sindaco
le scrivo, non per rispondere alla lettera diffamatoria della quale il Sig. Savonitto
risponderà nelle sedi opportune, ma per specificarle che il giorno dopo la frana, come Casa delle Guide, ci
siamo attivati immediatamente ed abbiamo effettuato un sopraluogo. Abbiamo scattato foto e ci siamo
arrampicati in prossimità della frana per vedere se ci fossero ancora massi instabili.




La frana è scesa nella notte del 5 ottobre. Il 7 ottobre abbiamo riaperto il sentiero basso dell’Angelone,
tagliando tutti i tronchi che ne sbarravano il passaggio e riaprendo il sentiero con il piccone.
Siamo saliti anche a monte, dove abbiamo riaperto anche il sentiero alto e dove ho messo personalmente
dei chiodi ad espansione ed una corda fissa per poter attraversare il canale in sicurezza.

E’ stato affisso un cartello alla Casa delle Guide ed ho informato personalmente i gestori del Bar Funivia,
affiggendo un cartello sulla bacheca all’imbocco del sentiero ed informando della frana e di non salire nel canale
di accesso e di non fare la via Anabasi che è l’unica via di arrampicata interessata dal movimento franoso.

Inoltre le allego i bollettini redatti per la Comunità Montana, che dall’8 di ottobre sino ad oggi hanno informato
il pubblico grazie alle radio, ai siti internet, a TeleUnica, oltre ad essere stati spediti in Prefettura, ai Sindaci, ai Giornalisti, agli Alberghi, ai Rifugi, ai Bed & Breakfast.


Credo in qualità di Direttore del gruppo Guide di aver fatto il possibile per informare i turisti.
Inoltre costantemente abbiamo manutenuto le falesie, sistemando i chiodi ballerini, rimuovendo i sassi
pericolanti e tagliando alcune piccole piante, anche se avevo avuto la diffida da un proprietario a non
tagliare piante, altrimenti avrei avuto una denuncia.

Ritengo molto corretto il suo comportamento e cioè di non emettere ordinanze, per i motivi da lei elencati.
Con questa lettera vorrei che avesse la conferma che siamo presenti sul territorio, vigili ed impegnati
anche nel Soccorso Alpino, che lei conosce come realtà locale.

La ringrazio dell’attenzione e le invio cordiali saluti a nome della nostra Scuola.



Il Direttore
Fabio Lenti

IL GIGANTE RISPONDE

Leggo con interesse e soddisfazione la risposta di Fabio Lenti, direttore della Casa delle Guide. L'ho trovata oggi cliccando sul Web le parole chiave "zucco dell' Angelone frana". Oggi compare la lettera di diffida nei miei confronti. Prima di oggi sul motore di ricerca di Google non compariva alcuno scritto a firma di fabio Lenti o della Casa delle Guide sull'argomento citato e se uno al giorno d'oggi non comunica col web di fatto non comunica. Discorsi da bar e piccioni viaggiatori hanno fatto il loro tempo.
Confermo il fatto che fino al giorno 20 sul piazzale della funivia di bobbio, nell'apposita bacheca,ne all'inizio del sentiero, ne in prossimità del bivio tra sentiero della Casa del Bosco, ne in prossimità del primo,secondo o terzo sperone ci fosse alcun segnale atto ad indicare che ci si stava portando in una zona devastata da frana. Ne in Italiano, ne in altra lingua internazionale.
Un turista non è tenuto di suo a essere informato su eventi che non vengono comunicati nei canali attraverso cui normalmente la gente che va in montagna si informa. Di più, uno è libero di arrivare al sentiero di inizio senza preventivamente informarsi.






Ribadisco il mio parere personale di guida alpina, suffragato dalle foto e filmati, scaricabili su YOU TUBE, per cui ritengo avventato e superficiale approntare una pista improvvisata attraverso la frana, direttamente sotto la zona di collasso,come se fosse semplicemente un fastidioso torrente in secca. Per volumi paragonabili di crollo ricordo che la superstrada 38 Lecco-Colico è stata interrotta per mesi e non penso che fosse un arteria meno importante che il raggiungimento delle pregevoli vie della Bastionata dello Zucco dell'Angelone. Penso che la precauzione, il non sfidare la sorte e il caso, la prudenza siano cose che non vanno insegnate a Guide Alpine tanto blasonate e costituiscano il principio di base della salvaguardia della salute altrui.
Comunque mi scuso con Lenti se le mie parole gli sono sembrate diffamatorie. Di fatto ribadisco che quando il lavoro di attrezzatura e sistemazione delle palestre di arrampicata dello zucco dell'Angelone è stato preso in carico da Lui si presentava nel complesso decisamente meglio. Confronti come si presentava il settore Bastionata e Astinenza sulla storica cartolina della Casa delle Guide (2000) e come si presenta oggi: una foresta. Salga se lo trova,lungo il sentiero che dalla zona del Trittico conduce a Pietracalma o Rugabella; percorra il sentiero che sale in quei settori partendo dal Sasso d'Introbio, utile e sicura alternativa all'atraversamento sulla fiducia del solco franoso. Tutti questi sentieri erano perfettamente realizzati, puliti, disboscati, segnalati, con gradini e gradoni che rendevano piacevole anche il solo compiere una escursione all'Angelone. Si rechi in Cima al Pilastro del Vampiro dove un grosso masso si è staccato. e caduto e......ci pensi. Un ultima cosa. Premesso che ognuno è libero di aprire e attrezzare le vie come crede. Di fatto il Progetto Angelone ha uno standard di allestimento (chiodi Inox resinati) uniforme e funzionale ad una sicurezza (che ho/abbiamo voluto standardizzare al meglio) che è il biglietto da visita e fa la fortuna e la fama di questa palestra di arrampicata. Ci pensi quando attrezza, lui o altri, che lavorano in questo contesto, nuovi itinerari e nuove "Placche delle Guide" utilizzando altri metodi e materiali.....è un peccato rovinare un immagine faticosamente costruita.

Guida Alpina Andrea Savonitto "il Gigante"

1 commento:

  1. Questo filmato, al di là dei franosi contenuti, offre una panoramica molto interessante sul 4° SPERONE dello Zucco dell'Angelone e sui settori adiacenti (bastionata, Rocce Basse, Grifone, pietra filosofale....) utili ad indagare i percorsi delle vie esistenti e nuove possibilità. Buona visione dal Gigante

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