Tra questi piccoli scogli una zona, particolarmente di facile accesso, si salva dall'indiscutibile insignificanza per assurgere talvolta a meta di sporadici climbers attratti in questi ameni luoghi dalla speranza di sfuggire alle magre figure;certe e certificate, se non hai il braccino turgido,nei luoghi più affollati.
Normalmente la scusa si avvale anche di contenuti "didattici" ( uso di friend, nut e diavolerie simili..."Non c'è luogo migliore!" ...??...), nei confronti della allieva di turno, con la speranza di trascinarla tra le frondose fratte a fare tutt'altro.....
Con questi nobili istinti, in animo e cuore, già sul finire degli anni '70 anch'io mi cimentai tra questi ardui sassi, allora, per quanto si sapesse, totalmente ignorati dai blasonati Alpinisti, per dimostrare la mia soverchiante Gallitudine ad una tal ROSSELLA, normodotata di avantreno coi fiocchi.
Per me, per Lei, questi sassi da allora si chiamano I SASSI DI ROSS.
Tra le scartoffie che continuano ad emergere dalle cantine in rispolvero ho rinvenuto l'antico carteggio che tosto riduco e informatizzo onde strapparlo agli strali del tempo e delle umide nicchie,riconsegnandolo alla storia e al pubblico ludibrio sul WEB!
Negli anni so che alcuni hanno osato infangare la memoria delle gesta spontanee dei primi salitori con spit, resinati e relazioni false con nomi nuovi, inventati di sana pianta, per ogni percorso...Le nostre "sane piante" allora erano sicuramente più sane! Indi per cui gli storici sono avvisati.......A buon intenditor poche...
L'accesso si effettua da Rancio di Lecco per VIA QUARTO (posteggiare) e seguendo il segnavia N° 52 per la Chiesetta ed il Rifugio ANA del S. Martino, in meno di mezz'ora.
Buon divertimento! In tutti i modi...
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